Articoli filtrati per data: Dicembre 2023

Il Supplemento di pensione è una prestazione Inps che spetta ai titolari di pensione diretta che continuano a lavorare versando i relativi contributi. Il supplemento di pensione si può ottenere solo in seguito alla domanda, nei tempi e nei modi previsti dalla norma.

Il supplemento sulla pensione è riconosciuto dal mese successivo a quello di presentazione della domanda, non prevede il calcolo degli arretrati anche se il diritto era stato maturato prima dell’invio della domanda.

Quando fare domanda per il supplemento pensione

Puoi farne richiesta la prima volta dopo 5 anni dalla data del pensionamento e successivamente, sempre, ogni 5 anni dall’ultimo Supplemento, che sommandosi alla pensione già in essere, ne determina un aumento.

Inoltre, puoi anche richiederlo, ma solo una volta, dopo due anni dalla data di decorrenza della pensione o dall’ultimo supplemento a condizione che sia stata compiuta l’età pensionabile, (67 anni nel 2023) prevista nella gestione in cui si chiede il supplemento stesso.

La validità della domanda  

La decorrenza di tale prestazione è fissata dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda. Tale prestazione non prevede il calcolo degli arretrati anche se il diritto era stato maturato prima dell’invio della domanda.

Come fare la domanda  

Per verificare come e quando fare la tua richiesta, rivolgiti agli sportelli del Patronato ACLI: troverai un nostro operatore disponibile per informazioni e assistenza per l’invio telematico della domanda di supplemento di pensione.

fonte: www.patronato.acli.it

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Il meccanismo di rivalutazione (perequazione) delle pensioni è predisposto per adeguare gli importi percepiti all'aumento dei prezzi al consumo, secondo i calcoli dell'ISTAT.

La novità di quest'anno consiste nell'anticipare a dicembre (rispetto a gennaio, come normalmente previsto) il calcolo tra stima e verifica reale dell'andamento dei prezzi al consumo, in modo da dare una risposta più tempestiva alle necessità delle famiglie.

La perequazione del 2023 (sul 2022) è dell'8,1%, mentre per il prossimo anno si prevede un 5,6%.

Gli aumenti effettivi sono calcolati per scaglioni, partendo dalle pensioni più basse alle quali verrà riconosciuto il 100% dell'indice di inflazione; le pensioni più alte (oltre 4 volte il minimo pensionistico) saranno di fatto penalizzate, permettendo tuttavia un riequilibrio dei conti INPS e della finanza pubblica.

 

Argomenti:

00:00 Introduzione

00:10 Cos’è la perequazione

00:46 Indice ISTAT stimato

01:15 Esempio di rivalutazione

01:42 Indice ISTAT stimato per il 2024

02:17 Tabella Rivalutazione Pensioni 2024

02:30 Distribuzione pensioni per scaglioni

02:51 Risparmi per il 2024

03:00 Info e contatti Patronato

 

 

 

 

 

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Lunedì, 11 Dicembre 2023 09:58

Gli auguri di Natale del Presidente Cavedon

Cari amici, care amiche,

tra qualche giorno festeggeremo il Santo Natale, la nascita del Signore Gesù che viene per accompagnare il nostro vivere quotidiano, per condividere tutto con noi: gioie e dolori, speranze e inquietudini.

E l’attesa di questa venuta, che ogni anno si rinnova, è normalmente momento di gioia e di felicità per famiglie, uomini, donne e bambini. La magia del Natale è unica: porta serenità e speranza nelle case di tutti noi, anche di chi soffre, come in nessun altro momento dell’anno.

Tuttavia, se volgiamo lo sguardo fuori dal nostro contesto locale, molti sono i segnali che ci indicano come sia in atto una grave carestia di pace, una guerra mondiale: la terza, a pezzi, come ci ricorda Papa Francesco.

Non possiamo non pensare alla Terra Santa, al conflitto che sta provocando terribili lutti fisici e psicologici a ebrei e palestinesi, che sta incrinando le pur esigue speranze di pace nei luoghi sacri alle grandi religioni monoteiste.

Non dimentichiamo quanto sta accadendo in Ucraina, dilaniata da una guerra che dura oramai da due anni, che ha mietuto centinaia di migliaia di vittime civili e militari e che sembra non vedere la fine.

Non scordiamo gli altri conflitti attivi nel mondo: in Sudan, nella Repubblica del Congo, in Siria, nel Myanmar, ed in altri luoghi dove le tensioni sono meno evidenti ma comunque dannose.

E’ nostro dovere volgere lo sguardo al mondo, così come è nostro compito, sia come individui che come Associazione, essere sentinelle nella nostra Società, cercare di capire le cause delle ingiustizie e lottare civilmente affinché si possa creare una cultura di pace e rispetto.

Cultura di pace e rispetto che deve far crescere le comunità nei valori di equità, di giustizia e di solidarietà, e che spesso si scontra con un pensiero dove l’attaccamento al potere e al denaro, la superbia, l’ipocrisia e la menzogna sono prevalenti.

Viviamo in un’Italia dove la povertà assoluta è in crescita, soprattutto a causa dell’inflazione: nel 2022 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale dal 7,7% nel 2021) e oltre 5,6 milioni di individui (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente). Chi soffre di più sono le famiglie con almeno uno straniero, quelle che vivono nel Mezzogiorno e quelle con un maggior numero di figli (dati Istat, ottobre 2023).

Viviamo in un paese dove il maschilismo è purtroppo ancora troppo diffuso (e i femminicidi sono la punta dell’iceberg), dove il livello qualitativo della sanità pubblica sta declinando in modo preoccupante (e non per colpa degli operatori sanitari, bensì di precise scelte politiche), dove i giovani (e non solo) si trovano a lavorare con stipendi troppo bassi che non permettono una prospettiva di vita privata e famigliare dignitosa.

Questo è quello che cogliamo guardandoci attorno: non certo una visione confortante dell’Italia e del mondo.

Eppure c’è anche molto bene in questa Terra: persone che dedicano tempo libero alle proprie comunità, nazioni che destinano molte risorse alla cooperazione internazionale e alla protezione dell’ambiente, politici che mettono il bene comune come propria priorità di azione, individui che fanno scelte difficili pur di testimoniare il messaggio evangelico.

Cari amici, care amiche, non cediamo alla paura e al male che ci circonda: lasciamoci avvolgere dalla luce di Gesù, dal suo messaggio di amore e speranza, e contempliamo l’avvenimento: il Figlio di Dio è nato per noi!

Nell’augurare a tutti voi, e alle vostre famiglie, un Santo Natale, concludo con una frase di Etty Hillesum, scrittrice ebrea morta ad Auschwitz: “Alla fine, noi abbiamo solo un dovere morale: reclamare larghe aree di pace in noi stessi, più e più pace, e di rifletterle verso gli altri. E più pace c’è in noi, più pace ci sarà nel nostro mondo turbolento”.

Buon Natale.

Carlo Cavedon

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Lunedì, 11 Dicembre 2023 08:01

Bonus Part Time 550 €

A sostegno dei lavoratori a tempo parziale L’INPS HA EMANATO CRITERI E MODALITÀ PER IL BONUS PART TIME

Introdotto già nel 2022 il bonus prevede l’erogazione di 550 euro per i dipendenti che operano nelle varie modalità del part time, con interruzioni del lavoro di 1 mese, o 7 settimane, ma non oltre le 20 settimane: in quest’ultimo caso scattano le altre forme di previdenza sociale.

Importante ricordare che il bonus può essere richiesto non solo per il corrente anno 2023 ma anche, retroattivamente, per il 2022, e non concorre alla formazione del reddito ai fini fiscali.

 

Argomenti:

00:00 Introduzione

00:09 Le nuove istruzioni INPS

00:40 Destinatari

01:08 Scadenza domande

01:30 Cos'è il part time verticale

03:12 Info e contatti Patronato

 

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La pensione di vecchiaia è un trattamento indirizzato a tutti i lavoratori, sia dipendenti che autonomi, ed è subordinata al raggiungimento di un requisito contributivo di almeno 20 anni, congiuntamente ad un’età minima di 67 anni, requisiti confermati anche per l’anno 2024. Per i lavoratori appartenenti al sistema contributivo (primo contributo versato o accredito successivamente al 31.12.1995), l’accesso a pensione è subordinato al raggiungimento di un importo soglia pari a 1,5 l’assegno sociale Inps (importo soglia che, in base alle previsioni dell’attuale DDL Bilancio, dovrebbe abbassarsi a 1 volta l’assegno sociale).

Quali tipi di contribuzione sono considerati validi?

Per la pensione di vecchiaia, è riconosciuta qualsiasi forma di contribuzione, tra cui:

  • Obbligatoria: collegata al normale svolgimento del rapporto di lavoro o all’esercizio di attività lavorative autonome.
  • Figurativa: accreditata gratuitamente in relazione a periodi di malattia, infortunio, maternità (sia durante che al di fuori del rapporto di lavoro), servizio di leva militare, disoccupazione, ecc..
  • Da riscatto (riscatti per laurea ed altre tipologie) o da periodi di ricongiunzione.
  • Da totalizzazione gratuita di periodi di lavoro all’estero nei Paesi convenzionati con l’Italia.

È tuttavia possibile accedere alla pensione di vecchiaia con meno di 20 anni di contributi, esattamente con 15 anni, in casi speciali previsti dalla cosiddetta “Legge Amato”, che contempla tre deroghe particolari.

La domanda di pensione

Per approfondimenti e valutazioni personalizzati e, soprattutto, per la presentazione della domanda di pensione di vecchiaia, rivolgiti agli operatori del Patronato ACLI presso la sede più vicina: riceverai un’assistenza completa.

fonte: www.patronato.acli.it

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