Articoli filtrati per data: Novembre 2023

Cresce ogni giorno il numero di persone che si rivolgono ad Acli Service Vicenza srl per attivare la procedura di nomina di un amministratore di sostegno. Tra le motivazioni soprattutto la demenza senile del soggetto beneficiario, l'Alzheimer o una grave malattia.

Un nuovo servizio di affiancamento per le nomine degli amministratori di sostegno per accompagnare le famiglie in tutte le pratiche necessarie per istituire una figura di fondamentale importanza in rappresentanza degli interessi delle persone con infermità fisiche e psichiche.

L’amministratore di sostegno, nominato dal tribunale, ha infatti il compito di fornire assistenza temporanea o permanente all’anziano o al disabile, sostenendone in modo propositivo e personalizzato le più importanti pratiche della quotidianità: dal pagamento delle bollette al ritiro della pensione, dalle pratiche Isee alla gestione del conto corrente, dalla cura della persona ai trattamenti sanitari.

Questo delicato ruolo può essere ricoperto da familiari o da persone di fiducia, con Acli Service Vicenza srl che garantirà un supporto professionale nell’intero iter burocratico volto ad ottenere l’autorizzazione da parte del giudice tutelare.

Acli Service Vicenza srl  fornirà anche un parallelo servizio di rendicontazione delle entrate e delle uscite del soggetto amministrato, con un affiancamento nella redazione dei bilanci periodici da presentare al tribunale.

Per ottenere ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento è possibile chiamare lo 0444/955002, inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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I servizi di tutela sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall'Autorità destinati ai clienti finali di piccole dimensioni (quali famiglie e microimprese) che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero.

La normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela, con un progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero, che nella generalità dei casi rimarrà l'unica modalità di fornitura:

  • per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale (famiglie e condomini) il superamento della tutela di prezzo è  previsto da gennaio 2024;
  • per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica a partire da aprile 2024;
  • per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese era già terminato nel 2021).

I clienti vulnerabili potranno continuare ad essere invece serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall'Autorità.

Sono considerati clienti vulnerabili di energia elettrica i clienti domestici che, alternativamente:

  • si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
  • versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall'energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni)
  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92
  • hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • hanno un'utenza in un'isola minore non interconnessa
  • hanno un'età superiore ai 75 anni

Per quanto riguarda la luce:

-        Se il cliente finale non sottoscrive un'offerta di mercato libero, a partire da aprile 2024, la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a Tutele Graduali (STG); in tale Servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da ARERA anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali.

-        Le condizioni contrattuali  del Servizio a Tutele Graduali corrispondono a quelle delle offerte a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela (offerte PLACET)

 

Per quanto riguarda il gas:

 

Per i clienti domestici di gas naturale (famiglie e condomini) il superamento della tutela di prezzo è previsto da gennaio 2024.

Se il cliente finale non sottoscrive le nuove condizioni di fornitura proposte dal venditore, né un diverso contratto di mercato libero con lo stesso o con altro venditore, a partire da gennaio 2024 il venditore continuerà a erogare il servizio a con condizioni economiche e contrattuali simili a quelle delle offerte PLACET di gas naturale a prezzo variabile. Il cliente potrà comunque in ogni momento scegliere una diversa offerta nel mercato libero.

 Sono considerati clienti vulnerabili - gas i clienti domestici che, alternativamente:

  • si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92
  • hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • hanno un'età superiore ai 75 anni

Nel caso di clienti di gas naturale vulnerabili forniti nel servizio di tutela, da gennaio 2024 il venditore continuerà ad erogare la fornitura con il servizio di tutela della vulnerabilità, alle condizioni economiche  previste per il servizio di tutela gas definite dall'Autorità e con le  condizioni contrattuali dell'offerta PLACET di gas naturale (ad eccezione della modalità di ricezione della bolletta, che sarà uguale a quella già in uso da parte del cliente nell'ambito del servizio di tutela).

Per maggiori informazioni o consulenze da parte di Acli Service Vicenza srl per la sottoscrizione di contratti luce e gas a prezzi particolarmente vantaggiosi.

Per appuntamenti contatto lo 0444/955002 oppure invia una email a vicenza@acliservice.acli.it

 

 

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Lunedì, 27 Novembre 2023 13:23

Pensioni, A dicembre arrivano gli aumenti.

Via libera dell’Inps all’anticipo del conguaglio sulla rivalutazione delle pensioni nell’anno 2023. A dicembre i pensionati troveranno l’aumento dello 0,8% che colma la differenza tra l’indice ISTAT provvisoriamente applicato dal 1° gennaio 2023 (+7,3%) e quello definitivo (+8,1%). Lo rende noto lo stesso Istituto di Previdenza nel messaggio n. 4050/2023 in cui spiega che il conguaglio riguarderà circa 21 milioni di prestazioni.

Conguaglio a dicembre

L’articolo 1 del dl n. 145/2023 (il decreto legge collegato alla manovra 2024 approvato dal Cdm a metà ottobre) ha anticipato a dicembre 2023 le tradizionali operazioni di conguaglio della rivalutazione dei trattamenti pensionistici che sarebbero dovute avvenire il 1° gennaio del prossimo anno. Vale a dire la differenza tra l'indice Istat provvisorio del 7,3% riconosciuto a gennaio 2023 e il definitivo che è risultato pari all'8,1%. Quindi un aumento dello 0,8%, più arretrati per il 2023 (11 mesi).

Modalità

La rivalutazione a conguaglio del 2022 non verrà applicata in misura uguale a tutti i pensionati, ma a seconda della fascia d'importo della pensione. Hanno diritto alla perequazione per intero soltanto le pensioni non superiore a 4 volte il trattamento minimo dell'Inps; quindi la rivalutazione dello 0,8% sarà applicata per intero solo a pensioni d'importo fino a 2.101,52 euro (al 31 dicembre 2022). Quelle superiori riceveranno aumenti gradualmente più contenuti a seconda della fascia di localizzazione del trattamento pensionistico. 

L’adeguamento fa crescere anche il trattamento minimo per il 2023. Il valore definitivo sale, infatti, a 567,94€ (+8,1%) dal precedente 563,73€ (+7,3%).  

Trattamenti esclusi

Nessun conguaglio verrà riconosciuto ai titolari di prestazioni non pensionistiche: ape sociale, assegni straordinari di sostegno al reddito, isopensione, indennità mensile (erogata con la stipula del cd. contratto di espansione). Queste prestazioni, infatti, non godono per legge di alcuna rivalutazione e, pertanto, restano ferme negli importi corrisposti alla loro decorrenza.

Trattamenti assistenziali

Il conguaglio riguarderà anche tutte le prestazioni assistenziali. In particolare la pensione di inabilità civile (invalidi totali) e l’assegno mensile (invalidi parziali) sale a 316,25€ al mese e l’assegno sociale raggiunge i 507,03€ al mese. 

 

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I fattori di rischio più comuni delle malattie professionali

Le malattie professionali osteoarticolari, che interessano braccia, gambe e schiena, sono le più numerose tra le denunce registrate dall’INAIL. Queste malattie derivano da movimenti ripetuti, movimentazione manuale dei carichi, vibrazioni, posizioni costrette, ecc.

“Molte persone si chiedono quali sono le malattie professionali e cosa succeda se non vengono segnalate al medico”, questa è una domanda che ci viene posta spesso al telefono, via e-mail o allo sportello.

Ecco la risposta: La tutela della salute nell’ambito del lavoro è un diritto che va esercitato senza alcuna esitazione.

Segui le nostre indicazioni e guarda il video per scoprire quali sono le possibili cause e cosa è necessario fare se hai già una malattia professionale o pensi di averne una.

I passaggi per ottenere il riconoscimento di malattia professionale

Il primo passo è recarsi dal medico

La domanda di riconoscimento di una malattia professionale inizia sempre con un certificato medico, che puoi ottenere dal tuo medico di base, dalla Medicina del Lavoro o dal medico del Patronato Acli.

Il secondo passo è rivolgersi al Patronato Acli

Ci occupiamo di ricostruire la tua storia lavorativa con particolare attenzione ai fattori di rischio; successivamente, provvediamo all’invio della richiesta di riconoscimento della malattia professionale all’INAIL, corredata dal certificato medico e da tutta la documentazione utile.

Assistenza e tutela personalizzate

La risposta dell’INAIL viene sempre valutata da un medico-legale del Patronato Acli. In caso di mancato riconoscimento o di un’assegnazione di un grado di danno non congruo, presenteremo un’opposizione per garantirti il riconoscimento dei tuoi diritti.

Quando va fatta la richiesta di riconoscimento di malattia professionale?

Ovviamente, non appena viene diagnosticata una malattia correlata all’attività lavorativa, è sempre opportuno agire immediatamente. La mancata segnalazione potrebbe influire negativamente sulla tua prestazione lavorativa e sulla tua salute.

Tuttavia, ricorda che è possibile richiedere il riconoscimento della malattia professionale anche dopo il pensionamento o la cessazione dell’attività lavorativa a rischio. In questi casi, è importante sottolineare che, se passa troppo tempo, potrebbe risultare più complesso dimostrare l’origine lavorativa della patologia.

Contattaci

Ottenere il giusto indennizzo è un tuo diritto: il Patronato Acli è a tua disposizione. Affidati al nostro servizio di assistenza e tutela personalizzata.

 

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Lunedì, 13 Novembre 2023 08:22

Isee 2024: al via le prenotazioni

L’Isee si può richiedere in qualunque momento dell’anno, quando serve per presentare una domanda di agevolazione. Tutti gli Isee presentati in corso d'anno, anche se fatti a dicembre, scadono il 31 dicembre e chi è beneficiario di prestazioni legate al valore Isee deve presentare l'Isee 2024 in

tempi brevi per per confermare di avere i requisiti e continuare a godere del beneficio senza interruzioni.

Abbiamo già tutti i documenti che servono per l’Isee 2024: redditi e patrimonio sono riferiti al 2022 (quindi servono le CU o la dichiarazione dei redditi 2023 e valore e giacenza media dei conti correnti al 31/12/2022).

Per il 2024, sarà richiesto un pagamento per le pratiche ISEE successive alla prima, presentate nello stesso anno e per lo stesso nucleo famigliare. Se viene richiesto un ISEE e l’Inps lo emette senza osservazioni, la pratica continuerà ad essere gratuita.

Se invece la richiesta risulta “difforme” (perché ad esempio in sede di richiesta non è stato dichiarato un reddito o perché mancano i dati di un conto corrente intestato ad un componente del nucleo famigliare), la nuova pratica per integrare la prima richiesta sarà a pagamento.

Acli Service Vicenza srl consiglia di preparare con attenzione i documenti. È fondamentale ricordare che tali documenti devono essere presentati per tutti i componenti del nucleo familiare, non solo per il richiedente.

Come prenotare?

Prenota online su www.caf.acli.it

Centralino automatico

Centralino

 

 

 

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COME OGNI ANNO IL GOVERNO STABILISCE I CRITERI E GLI IMPORTI A SOSTEGNO DI INTERVENTI CON MAGGIORE IMPATTO SOCIALE

 

Gli interventi si concentrano su due aree che, pur nei limiti di un contesto economico-finanziario difficile, meritano particolari attenzioni.

Per il lavoro si punta ad agevolazioni fiscali per ridurre il cosiddetto “cuneo fiscale”, agevolando i benefici accessori (fringe benefit) che si aggiungono alla retribuzione: in questo modo i lavoratori avranno più soldi in busta paga e minori spese usando, per esempio, i buoni pasto.

Per le famiglie c’è il bonus asili nido (dal secondo figlio), il sostegno al congedo parentale con il 60% della retribuzione, in modo da permettere alle mamme e ai papà di prendersi cura dei più piccoli.

Ad incentivare il lavoro per le donne c’è una speciale agevolazione fiscale per le imprese.

Si confermano gli incentivi per l’acquisto della prima casa per i giovani e i buoni spesa con la Carta Dedicata a Te per le famiglie con i redditi più bassi.

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