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Martedì, 14 Giugno 2022 06:36

Nel decennio 20-30 l’Organizzazione delle Nazioni Unite destinerà molte risorse per la terza età

Aggiungere vita agli anni: gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per lInvecchiamento in Salute.

 

L’ONU ha deciso di concentrare l’attenzione di una buona parte delle sue risorse dedicando il decennio 2020 - 2030 all’Invecchiamento in Salute: non è una novità per noi della FAP, che partecipiamo a livello nazionale all’iniziativa “Happy Ageing” fin dalla sua fondazione e che nel territorio da sempre proponiamo di formare e informare i nostri soci su temi della salute e della prevenzione. Ma questa volta ci pare importante sottolineare la notizia e porla alla vostra attenzione perché nel documento si collegano le buone pratiche del vivere bene ed in salute ai 17 Obiettivi ONU di Sviluppo Sostenibile.

Il Decennio ONU sullInvecchiamento in Salute (2020-2030)” è una collaborazione mondiale allineata agli ultimi dieci anni degli Obiettivi sullo Sviluppo Sostenibile che mette insieme governi, società civile, agenzie internazionali, professionisti, mondo dell’accademia, i media e il settore privato per migliorare la vita dei più anziani, delle loro famiglie e delle comunità in cui vivono. La popolazione mondiale sta invecchiando più velocemente rispetto al passato e questa transizione demografica avrà un impatto praticamente su tutti gli ambiti della società.

Già oggi, sono più di 1 miliardo le persone che hanno più di 60 anni, la maggior parte vive in paesi con reddito medio basso. Molti non hanno accesso nemmeno alle risorse di base necessarie per una vita degna di essere vissuta. Molti altri si confrontano con molteplici barriere che li ostacolano in una piena partecipazione sociale. La pandemia da Covid-19 ha evidenziato il grande divario esistente nelle politiche, nei sistemi e nei servizi. Una decade di azioni globali e concertate è quindi necessaria ed urgente per assicurare ai più anziani una vita piena rispetto al proprio potenziale, degna e sostenibile all’interno di un ambiente sano.

A livello mondiale, non ci sono molte evidenze che le persone più anziane vivano oggi in condizioni di salute migliori delle precedenti generazioni. Inoltre, la buona salute in età anziana non è distribuita ugualmente, sia all’interno di una zona geografica che nel confronto tra più zone. Per esempio, c’è una differenza media di 31 anni rispetto ad una sana aspettativa di vita alla nascita e di 11 anni di previsione di vita salutare a 60 anni, se si confrontano le diverse nazioni. Una buona salute, infatti, aggiunge vita agli anni. Le opportunità che emergono dall’aumentare della longevità dipendono fortemente dall’Invecchiamento in Salute, alcune sono riportate nella Mozione Congressuale votata nel corso del recente Congresso Provinciale della FAP.

Vivere la terza età in buona salute, continuando a partecipare alle dinamiche della società per essere parte integrante delle famiglie e delle comunità.

Implicazioni negative, invece, sulle persone e sulla società, se la condizione anziana viene vissuta in condizioni di salute precaria, di isolamento sociale, o di forte dipendenza dalle cure.

Quattro sono le aree di intervento: la Promozione di un Ambiente amico dellinvecchiamento, Ostacolare i pregiudizi, lIntegrazione delle Cure e le Cure di Lungo Periodo.

Un ambiente amico dellinvecchiamento è semplicemente un luogo migliore nel quale crescere, vivere, lavorare, giocare ed invecchiare. Si può creare rimuovendo le barriere fisiche e sociali oltre che implementando politiche, sistemi, servizi, prodotti e tecnologie per un invecchiamento in salute e permettendo alle persone, di continuare a coltivare valori, interessi e affetti di una vita.

Nonostante i molti contributi apportati dalle persone più anziane alla società e lampia varietà di questi, restano purtroppo ancora molto radicate le propensioni negative nei confronti delle stesse.  

Stereotipi (come si pensa), pregiudizi (come ci si sente) e discriminazione (come si agisce) sono spesso il fondamento di questi atteggiamenti e influenzano le persone di ogni età, ma questo è particolarmente deleterio nei confronti del benessere e della salute delle persone anziane.

Le persone anziane hanno bisogno di un accesso agevolato a servizi sanitari di buona qualità che comprendano la promozione, la prevenzione, cure riabilitative e palliative; vaccini e medicine essenziali di buona qualità, sicure, a buon prezzo ed efficaci; cure dentali e tecnologie assistive, ma che allo stesso tempo assicurino un impatto finanziario non troppo elevato.

Il declino significativo nella capacità fisica e mentale può limitare l’abilità delle persone anziane nel curarsi e nel partecipare alla società. Laccesso a tecnologie assistive e di supporto, alla riabilitazione e ad ambienti inclusivi può migliorare la situazione; d’altronde molte persone raggiungono una fase della vita nella quale non ci si può più curare senza supporto o assistenza. Laccesso a cure di lungo termine di buona qualità è essenziale affinché tali persone mantengano le loro abilità funzionali, godano dei diritti umani fondamentali e vivano con dignità.

Il documento ONU propone quindi azioni, indicatori e dati disaggregati collegati alla maggior parte dei 17 Obiettivi ONU sulla Sostenibilità.

Per i soci FAP della nostra provincia è accessibile un corso sulla Conferenza di Parigi sul Clima del 2015 e sull’Agenda ONU 2030 e uno dal titolo “Invecchiare Bene ed in Salute”; per iscriversi basta cliccare sotto sul pulsante FAP FORMAZIONE per ricevere le credenziali di accesso. La formazione e linformazione sono i due pilastri che sostengono la partecipazione ad una vita in salute, lo saranno sempre di più per poter accedere alle agevolazioni che le istituzioni pubbliche e private mettono a disposizione dei pensionati e delle loro famiglie.

 

 

 

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